mercoledì 16 novembre 2011

Skryim

Il vento freddo della montagna sferza con violenza il mio volto mal rasato. La pesante spada a due mani batte a ritmo del galoppo del mio stallone sull'armatura mentre la strada si inerpica sempre più e lugubri ululati accompagnano il mio cammino. Non so cosa mi aspetta alla cima e la curiosità è mista al timore di non essere in grado di affrontare creature troppo forti rispetto alla mia relativa esperienza in combattimento. si, certo, qualche magia la conosco pure io...ma  una fiammata lanciata a mani aperte o una scarica elettrica mentre preparo la spada per l'affondo finale lasciano sempre il dubbio di avercela fatta per un pelo. Raggiungo una strettoia, grigi pareti fredde di roccia incorniciano un paesaggio innevato e a prima vista tranquillo. decido di fare una breve sosta e prepararmi per eventuali scontri. preparo una magia adatta (un proiettile di fuoco che brucia l'obbiettivo avvolgendolo in fiamme mistiche) e ripasso la mia armatura per vedere se ho qualche punto debole. Faccio appena in tempo a terminare questa operazione di routine che un ruggito alle mie spalle mi fa girare di soprassalto. un enorme troll delle nevi mi viene incontro di corsa, artigli protesi verso la giugulare. con un movimento disperato scarto di lato mentre la mia spada esce dal fodero tracciando un arco verso il muso ringhiante del mostro. retrocedo lanciando fiamme e brandendo la mia spada di acciaio ma non sono abbastanza veloce. due zampate precise mi sfondano la cassa toracica e la mascella. un dolore lancinante e sono a terra, il volto sfigurato nella neve fredda mentre lontano sento l'urlo gutturale di vittoria del troll.
-continua partita?- si-
Il vento freddo della montagna sferza con violenza il mio volto mal rasato. La pesante spada a due mani batte a ritmo del galoppo del mio stallone sull'armatura mentre la strada si inerpica sempre più e lugubri ululati accompagnano il mio cammino...mi fermo prima della gola rocciosa e preparo con calma il mio equipaggiamento. scelgo le scariche elettriche, visto che le fiamme non sembravano sortire nessun effetto rilevante e decido avvicinarmi di soppiatto per vedere se posso assestare qualche colpo di sorpresa. eccolo, il Troll, di spalle seduto su di una roccia. in pochi momenti l'esito della battaglia si volge a mio favore. il sangue nero bagna la mia lama mentre un odore di pelo bruciato (le scariche elettriche sono effettivamente ben più efficaci della fiammata) mi fa pizzicare le narici. Pochi istanti e il troll giace ai miei piedi. dopo una breve ispezione del cadavere da cui ottengo polvere d'osso e un ametista di un certo valore, mi accingo a continuare l'ascesa. Devo parlare con i saggi della montagna, chiamati "le barbe grigie"...forse loro sapranno indicarmi il mio destino.

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