lunedì 26 maggio 2008

Indiana Jones 4

Bisognerebbe restare indifferenti. purtroppo amo il cinema e amo certi personaggi. ci sono tante cose molto più gravi per cui incazzarsi, è vero. però l'ultimo film di indiana jones non era una di quelle cose per le quali pensavo dover provare vergogna. né di uscire dal cinema ringraziando che il film sia finito e possa tornare a casa. qualcuno potrebbe dirmi che sono io ad essere cambiato, non il personaggio. fregnaccie. cagate colossali. basta rivedere la geniale scena d'inizio del primo  per rendersi conto della differenza di intenzioni. poche pennellate e sappiamo che tipo di simpatica canaglia è Indy. due minuti di più e siamo immersi nella storia. non è la nostalgia, è che era un film girato bene e con una sceneggiatura ironica e solida come una roccia. Se il primo Indy risultava credibile è perchè un giovane archeologo che si scazzotta con un gigante nazista sull'ala di un aereo parcheggiato, quasi non ce la fa e la scampa per un pelo, più fortunato che altro. adesso dobbiamo credere che non ha nemmeno un livido dopo un esplosione nucleare. che un sessantenne non abbia neppure il fiatone dopo aver saltato da una jeep all'altra per 15 minuti di film quando lo stesso personaggio sí soffriva lividi e escoriazioni ovunque parecchi  anni prima ( sempre nel primo, ad esempio, la scena in cui indy segnala per avere un bacio l'unico posto dove non gli fa male, la punta del naso!)è assurdo... un conto è essere ironico e scanzonato, un altro è prendermi per i fondelli. carpenter opera in modo analogo in 2013 fuga da los angeles ma è un operazione differente. cambia la posizione della benda sugli occhi di kurt russel a proposito, gioca con stereotipi da carpenter stesso creati e si prende in giro nella costruzione/ distruzione di un mito. (stesse identiche scene riproposte nel secondo film con intenzioni umoristiche...jena scende in un arena piena di gente con gladiatori che si ammazzano e tutti ci aspettiamo il solito duello...e invece deve giocare a basket da solo...e ci riesce!)
qui invece non si vuole distruggere ne ironizzare su nulla. qui si vede il nulla, dietro la sottile trama (peraltro superbanale e scontata come poche)
Insomma, non è un film fatto per raccontare una storia, è un film scritto da Lucas e diretto distrattamente da Spielberg per vedere modellini o pupazzetti o sorprese negli happymeal di macdonald.
me ne rendo conto nella scena precedente all'esplosione nucleare, quando indy si trova in uno di quei villaggi ricostruiti per sperimentare con la bomba h. l'idea permette  ad un regista coi controcoglioni di creare tensione,immaginare scene surreali o frammenti assurdi di un passato vicino ma imbarazzante...niente. il tutto si risolve con una gag stile buccia di banana o torta in faccia...ancora peggio quando usa il figlio di indy per fare la citazione facile di marlon brando sulla moto perchè siamo giusto negli anni 50. bah.
Buchi di sceneggiatura grandi come case che non vengono nascosti da prodezze di regia. Non c'è una scena d'azione che non abbiamo già visto in altri luoghi cinematografici. se fosse un altro regista non sarebbe un problema ma Spielberg...andiamo, per favore.
la frase "scrittura automatica! avrei dovuto supponerlo!" risulta assolutamente da serie z. io ovviamente ridevo a crepapelle ma il cinema (strapieno) restava in un assorto silenzio.
manca memoria. manca un archivio del cinema a cui si possa accedere liberamente. capisco cose che mia madre sostiene quando mi scontro con realtà di questo genere.
vi giuro. volevo solo andare al cinema e vedere un film d'avventura fatto bene, niente di più.
solo mia moglie guardava con compassione la mia crisi epilettica. gli altri sciamavano verso l'uscita con sorrisi soddisfatti e il rutto facile da cocacola. 

8 commenti:

Kromo ha detto...

buongiorno, non ho ancora visto il film ma a giorni sarò li! lo giuro... posterò di conseguenza.
solo 3 cose:
1- come ti capisco!!!
2- grazie per le anticipazioni (!!! maledetto impara lo spoiler)... hai visto il sesto senso? eh eh eh!!!
3- se indy cade, vuol dire che non c'è più speranza per nulla!!!

SIGH!

k.

Kromo ha detto...

...dimenticavo, ieri ho visto un film interessante: 10 cose di noi (in italiano. in originale 10 items or less, in spegnolo 10 articulos... o qualcos'altro non ricordo)
1 ora e 10 interessanti dove fanno da padrone poche inquadrature ma dei dialoghi superbi... grande Morgan Freeman che prende in giro se stesso, e grande bonazza al fianco... se riesci...!!!
ciao K.

Anonimo ha detto...

jo tambien no he visto il film, pero una cosa no me gusta delo que dices:
"che un sessantenne non abbia neppure il fiatone dopo aver saltato da una jeep all'altra per 15 minuti di film quando lo stesso personaggio sí soffriva lividi e escoriazioni ovunque parecchi anni prima"

si tu haces kung fu, tienes mas capacidad quando tienes 60 anos que quando tienes 30 :)

Anonimo ha detto...

Esto "anonimo" me parece de conocerlo..es uno que pratika aikido?
Cià il fiatone solo a fare le scale di casa sua!
eh eh
;-))

Anonimo ha detto...

Nel discutere se vedere indiana jones o il film su andreotti abbiamo deciso per il film su gengis kan. Divertente. Si possono fare tante critiche, ma alla fine la scena della novità tecnologica della cavalleria con gli spadoni doppi fa bell'effetto. Da riprendere in qualche fumetto? Ma non ti credo su Indy. La prossima vado a vedere. Intanto si è rotto il vetro del quadretto dove ci sei tu con Eloisa. La rottura del vetro vi separa, ma spero per poco che lunedì vado a comprare un nuovo vetro:)

ciao, Carlo

Anonimo ha detto...

El anonimo que habla de 60 anos de Indy pratica Hun Gar y Win Chun.
Saludos! Y parate, "cintura gialla"

Stefano Martino ha detto...

bueno pero...indy no pratica kung fu...o sea...es un profesor universitario y no pratica kung fu. que te dice eso? que tendria, por lo meno que parecer cansado. un poquito, no digo mucho.

Anonimo ha detto...

imparato molto